martedì 15 settembre 2009

C'eravamo tanto amati, di Giovanni Neri

Precisiamo che quanto segue, è stato ripreso dai diversi giornali che ne hanno scritto, in questi ultimi giorni. «Chi fa finta di non conoscermi farebbe bene a ricordarsi di me». Anche se non fa esplicitamente il suo nome, quest’affermazione fatta da Gianpaolo Tarantini qualche giorno fa e diffusa da taluni media, a molti è apparsa quasi come un messaggio in codice rivolto a Massimo D’Alema. Un messaggio che sembrerebbe confermato da una circostanza inedita che dimostra la «conoscenza, certo non amicizia» tra i due. Sembra, infatti, che qualche anno fa i due si fossero perfino incontrati in barca a Capri. Ma giorni fa, a margine di un dibattito, D’Alema ha replicato: «Confermo che non ho mai avuto rapporti con Tarantini. Se egli afferma il contrario, spieghi come, dove e quando». Dettagli che Tarantini, da par suo, ha già detto di essere in grado di fornire, anche se per ora preferisce prendere tempo. E poi è accaduto che, improvvisamente, il dalemiano Sandro Frisullo, vice del governatore Nichi Vendola fino a due mesi fa, è stato iscritto nel registro degli indagati. Mah! Tutto appare abbastanza fumoso, anche perché Tarantini avrebbe tenuto a precisare: «Emiliano e D’Alema hanno detto di non conoscermi. Ma se ce lo chiederanno gli inquirenti, forniremo tutte le indicazioni utili». Ed ha spiegato: «Le recenti dichiarazioni del sindaco Michele Emiliano sono state del tutto gratuite, confermo di conoscerlo e di averlo incontrato più volte. E puntualmente c’è stato uno scambio di saluti cordiali». Per tutta risposta Emiliano ha riconosciuto, attraverso un comunicato: «Me lo sono trovato una sera in un ristorante e, mentre mi diceva il suo nome, ho capito che era l’organizzatore della cena. Ma adesso basta, se Tarantini non chiarisce subito che io non gli ho mai chiesto alcunché e che non sono mai andato a casa sua, lo querelerò senza indugio». Rapida la risposta di Tarantini: «Sorvolo sui toni minacciosi e offensivi del comunicato del sindaco Emiliano, ma mi rallegra sapere che siamo d’accordo sull’unica cosa che ho sempre dichiarato: cioè che abbiamo cenato insieme …». Tirando di nuovo in ballo, in pratica, anche Massimo D’Alema. Ma, considerato che la semplice conoscenza di una persona non è reato, perché prendersela tanto? La telenovela continua.

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