martedì 15 settembre 2009
Gli eterni indignati della sinistra, di Ezio Carli
Ai giornalisti che lo pressavano sulla puntata di Porta a porta, che ha visto il premier in diretta dallo studio di via Teulada e che ha causato l’aspra indignazione del PD (se uno non si indigna almeno paio di volte alla settimana contro Berlusconi, non gli danno nemmeno la tessera, del PD) Bruno Vespa ha tenuto a precisare che «Berlusconi lo abbiamo invitato noi e lo abbiamo fatto in maniera molto pressante. Detto questo, mi piacerebbe sapere quale trasmissione rinuncerebbe, in un momento come questo, ad avere il presidente del Consiglio in diretta». L’invito è maturato una decina di giorni fa ed è stato subito accolto dal premier. Unico dettaglio: la trasmissione sarebbe dovuta andare in onda in seconda serata, poi con la scelta di affrontare il tema del terremoto in Abruzzo e seguire la cerimonia della consegna dei primi alloggi, si è scelta la prima serata facendo in modo che "Ballarò", alla stessa ora e con lo stesso tema, slittasse a giovedì. Ruffini, direttore di Raitre non ha apprezzato la cosa, anche per il modo con cui la decisione gli era stata comunicata. Ma la vera ragione della contrarietà di Ruffini, che poi è la contrarietà di tutta l’opposizione, è stata compresa da tutti. È estremamente chiaro che, attraverso questa trasmissione, il Presidente del Consiglio ha mandato gambe all’aria tutte le ipotesi disfattiste, secondo cui le case non sarebbero state mai consegnate, dimostrando così che il governo promette e mantiene. E che il governo, al contrario di quanto dicono le Cassandre dell’opposizione, lavora. Tutto qui. Riflettete gente, riflettete.
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